Contabilizzazione del Calore: Chiariamo qualche Dubbio!

Contabilizzazione del Calore: Chiariamo qualche Dubbio!

In questo articolo ci soffermeremo su aspetti della contabilizzazione del calore che abbiamo già in parte o del tutto trattato, ma che rappresentano spesso dei crucci per i condòmini cui viene proposta la contabilizzazione. Prima di risolvere questi dubbi, ricordiamo che la contabilizzazione del calore funziona essenzialmente tramite due strumenti applicati a ciascun termosifone:

  • una valvola termostatica: essa permette di impostare la temperatura desiderata nell’ambiente dove si trova il termosifone. La valvola riesce a far raggiungere la temperatura desiderata perché rileva la temperatura ambiente e, in base a questa, regola l’afflusso di acqua calda dalla caldaia al termosifone.
  • un ripartitore dei consumi: che registra i consumi del termosifone.

1) “Se la caldaia condominiale è sempre accesa, non si spende di più?”

Con il tradizionale riscaldamento centralizzato, la caldaia condominiale viene spenta nelle ore notturne e in alcune ore centrali della giornata. Con la contabilizzazione del calore, invece, la caldaia è sempre accesa. Tuttavia ciò non determina una maggiore spesa, ma anzi un risparmio. Spieghiamo perché.

Quando la caldaia condominiale viene spenta durante la giornata, per approfittare delle ore più calde, in poco tempo la temperatura ambiente degli appartamenti precipita (e infatti alcuni condòmini ricorrono a stufe e scaldini). Questo determina una forte escursione termica, ossia un forte sbalzo di temperatura.

grandi-escursioni-termiche

Quando la caldaia verrà riaccesa nel tardo pomeriggio, dovrà far rialzare la temperatura che era precipitata, e questo determinerà un forte consumo di combustibile.

Al contrario con la contabilizzazione del calore, la caldaia resta accesa durante tutta la giornata. Tuttavia questo non determina uno spreco di riscaldamento nelle ore più calde della giornata poiché le valvole termostatiche installate su ciascun termosifone regolano l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura ambiente. Quando la temperatura delle stanze raggiunge quella desiderata, magari anche grazie alla temperatura esterna più mite, la valvola interrompe l’afflusso di acqua calda al termosifone. Non appena la temperatura scende sotto quella desiderata, la valvola fa rifluire l’acqua e così via. Questo determina delle escursioni termiche molto piccole, che vengono facilmente e continuamente compensate.

piccole escursioni termiche

 

 

2) “Ci sono alcune stanze che non uso. Perché dovrei riscaldarle?”

Con la contabilizzazione del calore è possibile spegnere il riscaldamento nelle stanze non utilizzate. Si consiglia, però, di non spegnere totalmente il riscaldamento in quelle stanze, ma di abbassarlo e di tenere le porte chiuse.

3) “Chi viene a leggere i consumi? Deve entrare qualcuno in casa?”

Le letture dei consumi vengono effettuate da letturisti specializzati, che avviseranno preventivamente della lettura, indicando giorni e orari. I letturisti della S.E.R.G.I. di Roma sono operatori competenti e fidati,c he fanno parte da anni della staff dell’azienda.

Se proprio non si gradisse la visita di un’operatore presso la propria abitazione, si potrà optare per il ripartitore a onde radio, che trasmette via radio i dati di consumo ad una centralina collocata nel condominio. In quel caso, i letturisti reperiranno i dati dalla centralina senza dover passare per gli appartamenti.

4) “Come si approva la contabilizzazione del calore? E chi non è d’accordo che può fare?”

Anzitutto per approvare la contabilizzazione del calore serve un’assemblea legalmente costituita, ossia un’assemblea in cui siano presenti almeno la metà dei millesimi. A questo punto basta la maggioranza semplice, dunque se la maggioranza dei presenti vota a favore della contabilizzazione, essa viene approvata. Coloro che non desiderano in ogni caso la contabilizzazione, possono staccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato ma dovrà comunque contribuire alle spese di gestione straordinarie. Alcune regioni, inoltre, vietano il distacco dall’impianto centralizzato.

E’ da notare che l’assemblea condominiale può, ovviamente, rifiutare la contabilizzazione del calore tuttavia questo rappresenta solo una procrastinazione poiché l’adozione della contabilizzazione del calore è obbligatoria. Il termine entro il quale bisogna provvedere è variabile da regione a regione. A Roma il termine ultimo è il 31 luglio 2016, mentre la Lombardia ha sospeso le sanzioni fino a tutto il 2016. I condomìni che non si dotano di contabilizzazione del calore, a meno che non ci siano motivi di impossibilità tecnica certificata, rischiano sanzioni dai 500€ ai 3mila €.

5) “Ho già il riscaldamento autonomo. Mi sarebbe convenuta la contabilizzazione del calore?”

Si, perché con la contabilizzazione del calore (ossia con un riscaldamento autonomo centralizzato), si beneficiano dei vantaggi sia del riscaldamento autonomo che di quello centralizzato. Il costo del calore è inferiore a quello che si avrebbe con un impianto autonomo e la manutenzione e la gestione dei guasti della caldaia sono responsabilità di tutto il condominio. Un’azienda esterna viene incaricata della manutenzione della centrale termica, ed è lei che si occuperà dell’accensione e dello spegnimento, di verificare il suo corretto funzionamento e di riparare gli eventuali danni.

 

4 Commenti

  1. INel mio condominio abbiamo deliberato di adottare la contabilizzazione calore dal prossimo inverno. ora sembra che per ottenere l’agevolazione fiscale del 50% in 10 anni occorre incaricare un tecnico specialistico per fare il progetto. da depositare ,.ecc.
    e? vero?

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    • Salve Alberto. L’agevolazione fiscale scatta al momento del pagamento (solamente tramite bonifico), dichiarando alla banca che si vuole accedere alle detrazioni. Grazie mille.

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  2. È possibile installare nello stesso condominio (quindi su una stessa caldaia) i ripartitori a lettura remota e quelli a lettura tradizionale ?
    Ovvero, è possibile che alcuni condómini scelgano la lettura remota e altri quella tradizionale ?

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    • Salve Alessandro, teoricamente è possibile, ma è una pratica che sconsigliamo sempre vivamente. Nelle installazioni di tipo misto, infatti, i pass dei sensori della temperatura non funzionano in maniera efficiente. Grazie e a presto!

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