Abbiamo già affrontato l’argomento della ripartizione dei costi nella contabilizzazione del calore in questo post, ma visto che è un argomento che suscita interesse, abbiamo deciso di riprenderlo e approfondirlo.
Anzitutto è bene dire che la rilevazione dei consumi e il calcolo dei costi da ripartire, deve essere demandata a una ditta specializza che garantisca l’equo trattamento di tutti i condomini. Questa ditta deterrà tutte le informazioni relative al consumo dei singoli termosifoni, ma al tempo stesso garantirà la privacy delle informazioni relative agli appartamenti e ai loro proprietari.
La ditta incaricata deve essere poter disporre un software approvato che garantisca la ripartizione del calore a norma delle disposizioni di legge vigenti (norme UNI 10200).
Rilevazione dei consumi di riscaldamento
La rilevazione dei consumi di ciascun appartamento è effettuata a cadenza annuale alla fine del periodo invernale, quando il riscaldamento è spento (cioè solitamente verso maggio-luglio) e può avvenire in due modalità:
- se sono stati installati ripartitori a lettura diretta, sarà un letturista a rilevare annualmente i dati di consumo presso ciascuna unità abitativa del condominio
- se sono stati installati ripartitori radio, i dati vengono trasmessi via radio direttamente al letturista, senza più passare per la raccolta dati condominiale, posizionata solitamente nell’atrio
I dati vengono trasmessi al centro di calcolo della società. Il centro, sulla base dei dati relativi ai singoli termosifoni che sono stati rilevati e memorizzati in sede di installazione (potenzialità termica) e dei dati economici (costi effettivamente sostenuti) forniti dall’amministrazione del condominio, definisce la ripartizione dei costi e produce due tipi di documenti:
A) un riepilogo generale di tutti i consumi di ogni appartamento del condominio; questo documento è ad uso dell’amministratore del condominio;
B) una bolletta analitica per ogni appartamento del condominio che, oltre al costo complessivo del proprio riscaldamento, riporta anche i costi per ogni singolo termosifone. Questo consente ai condomini di avere una migliore conoscenza e gestione dei propri consumi.
Il costo del riscaldamento annuale è costituito da una quota fissa, calcolata in percentuale sulla base dei millesimi della tabella del riscaldamento, e da una quota calcolata sugli effettivi consumi.
La quota fissa serve a coprire i costi relativi alle dispersioni che la distribuzione dell’acqua calda fra i vari appartamenti comporta, e che quindi sono a carico di tutti i condomini. La quota fissa viene stabilita dall’assemblea condominiale sulla base delle condizioni dell’impianto, e in genere va dal 15% al 35% dei costi totali di riscaldamento.
La quota calcolata sugli effettivi consumi rispecchia l’utilizzo di ogni singolo termosifone ed è rilevata dal valore riportato sul ripartitore.
La Potenzialità del Singolo Termosifone
Per ripartire i costi tra i singoli condòmini, è necessario calcolare la potenzialità del calore dei singoli termosifoni di ogni unità abitativa. La potenzialità termica del termosifone indica la sua capacità di irraggiare calore nella stanza.
I termosifoni di vecchio tipo tendono ad avere meno potenzialità, quelli nuovi, ad avere una potenzialità migliore. Il calcolo della potenzialità serve proprio ad annullare le differenze di grandezza, forma, conduzione esistenti fra i diversi termosifoni istallati nel condominio.
Quindi nel calcolo dei costi di consumo di un singolo termosifone, i due elementi fondamentali sono:
- il consumo indicato dal display del ripartitore;
- la potenzialità termica del termosifone.
Calcolo della Ripartizione dei Costi
Per effettuare il calcolo della ripartizione dei costi è possibile seguire lo schema riportato.